SERATA INCREDIBILE

SERATA INCREDIBILE

Ieri dovevo vedermi con Francesco, ma l'incontro non è andato come previsto. Eppure tutto faceva prevedere una bella serata di sesso con lui, mi ero preparata bene come faccio sempre e mi sentivo già eccitata al pensiero di quello che avremmo fatto insieme.  Mi chiamo Alessia e ho 35 anni, dicono di me che sono una bella donna, abito ancora con i miei, ma è come se vivessi sola, per il mio spirito indipendente e intraprendente e perchè ormai a quest'età faccio quello che mi pare senza darne conto a nessuno. Lavoro in casa e guadagno bene, faccio disegni al computer per alcuni architetti e ingegneri della zona, cioè rendo realistici e attraenti gli anonimi disegni che fanno di solito i tecnici. Mi chiamano l'artista del progetto, ho studiato architettura ma non mi sono laureata, forse era destino, ma sono contenta così. Francesco era il mio fidanzato, ma certo dopo ieri sera non ho nessuna voglia di rivederlo. Belloccio e pieno di soldi mi aveva conquistato con i suoi regali, la sua corte serrata e  per i suoi modi gentili. Avevo avuto pochi ragazzi fino a quel momento, non che mi mancassero i corteggiatori,  solo che forse sono io troppo esigente. Sta di fatto che comunque andavamo abbastanza d'accordo e anche nella vita sessuale mi trovavo bene con lui, fino a ieri appunto. Dovevamo vederci alle otto di sera, cioè, come fa di solito, mi ha avvisato con un messaggio dell'orario del nostro incontro. Non posso chiamarlo perchè rimane fino all'ultimo impegnato nello studio legale dove lavora e così non ho fatto caso al messaggio che questa volta era un pò diverso: diceva testualmente "vieni alle 8, stasera voglio una serata tutta candele". Sapevo che di solito il venerdì non ci possiamo vedere perchè lavora fino a tardi, spesso fino alle 10 e oltre per preparare tutto il lavoro degli assistenti dello studio per la settimana successiva, ma non ci ho fatto caso, ho pensato solo a quello che mi stava preparando, una serata a lume di candela? Boh!

Arrivo un pò in ritardo, sono quasi le nove e la strada per arrivare alla sua villetta in periferia mi mette un pò in ansia per quanto è buia e deserta. Ma non è la prima volta che vado a trovarlo, quindi, senza badare alle ombre della notte mi dirigo con sicurezza sul retro, dove di solito mi lascia aperta la porta della cucina. Entro e sento subito l' odore delle candele e dell'incenso profumato. Mi tolgo l'impermeabile e rimango con il vestitino nero che gli piace tanto, l'ho messo apposta per lui e in effetti mi sta benissimo, mette in risalto le mie forme senza essere volgare, le calze autoreggenti e le scarpe coi tacci a spillo rendono il mio insieme decisamente elegante e sexy. Non sento alcun rumore e pian piano avanzo, mi aspetto una sorpresa, anche perchè sicuramente mi avrà sentita parcheggiare nel vialetto. 

Ci sono candele accese un pò ovunque, sembrano accese da tempo e alcune sono ormai tremolanti e stanno per spegnersi, vado al piano di sopra e... non credevo ai miei occhi! Da uno spiraglio aperto della porta della sua camera lo vedo, nudo, in atteggiamento inequivocabile, chinato a carponi e con gli occhi stretti in una smorfia di dolore... e dietro a lui un uomo, grosso e muscoloso che se lo sta inculando alla grande!!!!!!!
Avrei voluto gridare, piangere, correre da lui e picchiarlo forse... ma un nodo di pianto mi ha bloccato la gola, un impeto di disgusto ha bloccato il mio corpo, mi sono resa conto in un attimo che quel messaggio non era evidentemente per me e che il venerdì sera i suoi impegni non sono di lavoro... Pochi secondi, un'eternità, la scena di quei due mi ha invaso e sconvolto, mi sono girata e sono andata via, avendo cura di sbattere la porta all'uscita. Ho visto Francesco affacciarsi alla finestra mentre imboccavo accelerando il cancello verso l'uscita, pochi secondi dopo sento squillare il cellulare, è lui. Lo lascio squillare un pò, cosa mai può volermi dire, è tutto così chiaro! Prendo il telefono e, senza pensarci un attimo, lo butto via dal finestrino. Non riesco a piangere, mi sento il mondo crollarmi addosso, pensavo di sapere tutto di Francesco e mai avrei sospettato che mi tradisse così, e con un uomo poi!
Vedo finalmente un pò di case, ho appena lasciato la stradina buia e sul cruscotto della macchina appaiono improvvisamente una serie di spie rosse, rallento e il motore sembra stentare, provo a premere l'acceleratore e di colpo la macchina si spegne del tutto. 

Scendo e sento un chiaro borbottio, il radiatore è in ebollizione e una piccola nuvola di vapore comincia a uscire dal cofano.

Ci mancava solo questa per concludere una serata di merda! Non c'è anima viva in giro, sono in periferia lontanissima da casa mia, ho buttato il cellulare e ho fuso il motore dell'auto, non so proprio cosa fare. Passano pochi minuti e vedo avvicinarsi una macchina, punta il muso decisamente verso di me e a pochi centimetri sterza decisamente imboccando un passo carrabile a fianco della mia auto. Si ferma e spegne il motore. Scende un uomo ben vestito, sembra uscito da un film americano degli anni '50, somiglia un pò a Clarke Gable, è affascinante, bellissimo e alto, elegantissimo nel suo abito scuro. 
"Posso aiutarla, signorina?" esordisce. 
"Ho un problema con la mia macchina" rispondo, e facendomi coraggio "potrebbe farmi usare il suo telefono, per favore?" . "Ma certo, si figuri, io abito qui e potrà usare il mio telefono di casa, sà io non uso i cellulari!" 
In quel momento il grande portone di legno alle mie spalle si apre  lentamente e senza alcun rumore, rivelando un cortiletto raccolto e ben illuminato, pieno di piante e fiori ben curati. Sembra un palazzotto nobiliare del secolo scorso, come ce ne sono tanti nelle nostre città, ma pulito e curato, si intravedono alle finestre accese delle belle tende drappeggiate e i soffitti affrescati delle camere. Deve essere un riccone stravagante, penso tra me, credo di potermi fidare, sembra una brava persona, avrà una cinquantina d'anni e comunque è veramente un bell'uomo!
Un brivido di freddo mi assale, mi rendo conto di quanto io sia fuori luogo lì per strada, con il mio vestitino leggero e ... ho dimenticato anche di riprendermi l'impermeabile!  Accenno una flebile risposta... 
"Ma lei sta tremando!" mi interrompe l'uomo "venga subito dentro, Caterina le preparerà una tisana calda, e, mi scusi, non mi sono presentato, mi chiamo Nicolas Ozzanob".
"Grazie, lei è molto gentile, io mi chiamo Alessia Rossi, ... e Caterina è sua... "  
"La cameriera!" risponde Nicolas. 
Mi dirigo verso l'ingresso della grande casa seguendo i passi di Nicolas, e mentre varco la soglia del portone leggo velocemente la targa in ottone lucidissima a fianco al citofono: "Dott. Nicolas Ozzanob - Sessuologo" . 

Mi sento abbastanza rassicurata e una serie di pensieri senza senso attraversano la mia mente.... chissà se questo dottor Nicolas sapesse di quello che mi è successo con Francesco... un sessuologo capisce queste stranezze della mente umana? Io non ci capisco niente di psicologia e sessuologia, per me l'omosessualità rimane una perversione incomprensibile. All'ingresso in cima alle scale ci accoglie Caterina, è una bella ragazza, giovane e magra, quasi anoressica, con un bel caschetto di capelli neri ad incorniciare il visino da bambola, la bocca ben disegnata e labbra rosse che creano un inaspettato e piacevole contrasto con la sua pelle bianca come porcellana, indossa un impeccabile completino nero con un grembiulino bianco sul davanti

All'interno tutto è perfetto e accogliente, arredato in stile classico e dall'aria vissuta. Tanti tappeti persiani dappertutto e un profumo di essenze esotiche che pervade l'aria.

"Preferisce una tisana calmante o qualcosa per riscaldarsi... un punch?" Mi chiede Nicolas 
"Non so, vada per il punch!" rispondo, riflettendo sul fatto che non ho mai sopportato le tisane. 
E poi sinceramente, dopo quello che mi è successo, ho proprio bisogno di qualcosa di forte, mi sento come se volessi svegliarmi da un brutto sogno. Nicolas mi accompagna nel suo studio, alle pareti ci sono un sacco di quadri, dipinti sicuramente pregiati, e tanti diplomi, laurea, specializzazione, master e corsi vari, molti in inglese.
In un espositore a vetri in un angolo della stanza, sono sistemati una serie di oggetti, alcuni dalla forma inconfondibile: sono falli e vibratori di varie misure e colori. Mi sento vagamente imbarazzata, ma anche molto incuriosita. 
Certo è un dottore, ... sessuologo... ma cosa ci fa con tutta quella roba lì? E che tipo di visite e di cure si fanno in quello studio? Chi sono i suoi pazienti? Arriva Caterina con un bicchiere tondeggiante e caratteristico, dentro il punch fumante con un chiaro aroma d'arancio. Comincio a bere lentamente e mi sento subito meglio, la bocca mi brucia per il contenuto alcolico, ma l'effetto riscaldante è piacevole e rapido. Nicolas mi porge il telefono dicendo: 
"Beva con calma, e se non vuole disturbare i suoi, li tranquillizzi, posso accompagnarla io a casa e mi occuperò anche di far riparare la sua auto dal mio meccanico di fiducia. Sono sicuro che non è grave"  
"Lei è gentilissimo dottor Nicolas..." accenno a rispondere, 
"La prego! Mi chiami solo Nicolas... Nick! E ... possiamo darci del tu se vuole" Il suo tono è cordiale, amichevole. 
"Va bene Nick... ti ringrazio, ma non voglio approfittare troppo della tua gentilezza" rispondo. 
"Nessun disturbo, tranquilla, hai avuto un problema e sei qui, sola, di sera, è il minimo che posso fare! Allora è deciso, ti accompagnerò io a casa, appena ti sarai ripresa ok?" 
Mi meraviglia con il suo fare sicuro e gentile e io mi stupisco a rispondere subito: 
"Ok, ti ringrazio... ...però sono troppo incuriosita dal tuo lavoro... sei un sessuologo? E in cosa consiste il tuo lavoro? " 
Il mio lavoro? Ho passato la vita a studiare tutti gli aspetti della vita sessuale, relazioni di coppia, devianze, piacere fisico e psicologia del sesso. Aiuto le coppie, ma sono specializzato nei vari aspetti della sessualità femminile" 
"Wow! E cosa c'è da sapere del sesso femminile?" rispondo, e mi pento subito di questa mia esclamazione così poco rispettosa, sto proprio facendo la figura dell'ignorante superficiale! Ma continuo con un'altra domanda: 
"Cosa mi dice dell'omosessualità? Io proprio non la capisco!" 
"L'omosessualità e una attrazione tra persone dello stesso sesso, attrazione fisica o sentimentale e può essere duratura o anche solo legata a specifiche esperienze e situazioni" 
"Si ok è una bella definizione..." rispondo critica. Nick riprende a spiegare: 
"E' una cosa normale, diffusa da sempre nel genere umano e anche tra molte specie animali, non c'è da meravigliarsi, nè da condannare una cosa così personale tra due individui adulti..." 
Non so se me la sento in questo momento di essere così aperta di mente, ripensando al mio Francesco e alla scena vista poco prima, mi sento ferita, delusa e disperata. Nick si accorge del mio cambiamento d'umore e mi chiede: 
"Mai sentito parlare di sex-therapy?"  
"No... cos'è?" 
"E' quello che faccio ogni giorno, qui, pianifico e suggerisco una serie di azioni per il superamento di specifiche problematiche sessuali da parte di donne o coppie. Mi sembra che tu abbia un problema con l'omosessualità... ne parliamo e se ti va puoi provare... come prima volta sarà assolutamente gratuita, e ci aiuterà Caterina, che è anche la mia assistente specializzanda!" Provare? Ma cosa mi vuole far provare questo dottore, forse i suoi attrezzi per il piacere? E cosa hanno a che vedere con l'omosessualità? Tutti questi quesiti affollano la mia mente, forse non mi sento neanche perfettamente lucida per via del Punch caldo appena bevuto, ma certo in questo momento la curiosità di confrontarmi con una seduta di questa sex therapy mi sta letteralmente sconvolgendo. E poi, cosa ci perdo? E' gratis e Nick mi sembra una persona così seria, professionale, disponibile. Decido di saperne di più 
"Credi che possa giovarmi? E cosa devo fare? Non vorrei che pensassi che io..." . 

"Alessia ascoltami, penso che questo genere di terapie siano utilissime alla maggior parte delle persone, altrimenti non le farei assolutamente, ne va della mia professionalità ed esperienza di tanti anni. Se vuoi fare questa esperienza devi seguirmi e farti guidare da Caterina e da me in tutto quello che ti diremo di fare. Anzi se ti senti più tranquilla ti affido completamente nelle sue mani, ti assicuro che è bravissima e io sarò qui per ogni eventualità" 

In quel momento, azionando un telecomando, Nick apre una grande porta scorrevole alle mie spalle e dice alla cameriera assistente: 

"Caterina! Affido alle tue cure la nostra amica Alessia, credo che il programma numero 7 sia il più indicato a farle superare i suoi pregiudizi, potete cominciare subito!"

Caterina si toglie in quel momento il grembiulino bianco  da cameriera e mi accorgo che nel suo completino nero è veramente una bella ragazza, alta circa quanto me, le belle gambe in evidenza con le calze abbellite da un delicato ricamo sulle caviglie, il seno piccolo e fermo al di sotto della camicetta. 
Quindi è una cameriera ma anche la sua assistente, una dottoressa anche lei a quanto pare, chissà, forse è anche l'amante segreta di Nick. Tutto mi sembra strano ma sono decisa ad andare fino in fondo, mi intriga molto tutta quanta questa situazione. 
"Vieni con me..." 

Caterina mi prende per mano. Andiamo oltre la porta appena aperta nella stanza accanto, è molto diversa dallo studio di Nick, è una via di mezzo tra una lussuosa camera d'albergo e una palestra, manca un vero letto, ma c'è un grande materasso per terra, una grande quantità di cuscini e tappeti ovunque, belle tende a coprire le finestre. 

Inoltre noto subito un'atmosfera strana, ovattata, ogni rumore è come assorbito, attenuato. Sicuramente è frutto di un isolamento acustico perfetto. Le luci della stanza provengono da lampade nascoste e mi accorgo che la luce soffusa dell'ambiente cambia lentamente e continuamente colore, passando dal giallo all'arancio, al rosso, al viola, poi al blu senza soluzione di continuità. 

Un'intera parete è coperta da specchi e ci sono in giro delle panche, come in una palestra, appunto. 

"Accomodati lì" mi dice Caterina indicandomi un'ampia poltrona in pelle rossa 

"Cominciamo subito, non occorre che ti spogli, ma se ne sentirai l'esigenza potrai farlo in qualsiasi momento"

Rimango quasi interdetta, perché mai dovrei aver voglia di spogliarmi? Devo solo sedermi? E poi cosa succederà?

"Quella poltrona è una Sybian modificata, conosci la Sybian?" 

"Veramente no... cos'è?" 

"Una macchina fantastica, siediti comoda, fai solo caso alla parte più dura del cuscino, falla capitare proprio al centro" 

Nel pronunciare quelle parole Caterina si avvicina ad una scatoletta con due vistose manopole, si muove con grazia e scorgo nei suoi occhi un pizzico di malizia e divertimento. Cosa vuol dire che la sporgenza deve essere al centro? Al centro di cosa? 

Mi siedo e cerco di rilassarmi, capisco subito cosa intendeva dire Caterina, proprio al centro della mia figa sento una sporgenza, mi sembra di essere seduta su una sfera, o qualcosa di simile. Cerco di trovare una posizione più comoda mentre Caterina aziona una delle manopole. Sento come un solletico provenire da quella sporgenza, proprio lì... è una vibrazione, subito mi sento turbata, mi guardo intorno, le luci sono blu ora... l'intensità aumenta... non avevo mai provato niente di simile, è piacevole, aumenta ancora... mi sposto leggermente, sento un calore partire dal basso e salire verso il viso, il cervello non capisce, mi piace... ora la vibrazione è proprio forte, mi tocco i seni, sento che sto tremando tutta, una mano va verso le mutandine, mi sistemo ancora, mi sto bagnando, chiudo gli occhi mentre vedo che Caterina aziona anche l'altra manopola... 

Ora la vibrazione è interrotta ritmicamente da un sussulto, come un'onda che percorre la mia figa, appoggio la schiena all'indietro, non riesco a trattenere i gemiti di piacere, mi agito cercando la migliore posizione, mi tiro su il vestito in modo da favorire il contatto del clitoride con il cuscino, vedo le luci cambiare ancora colore, ma forse è solo la mia mente che urla godimento, sempre di più, sempre di più... sento due mani delicate sul mio collo, sulle spalle, sul viso, mi liberano del vestito mentre godo in maniera quasi oscena, il reggiseno si slaccia e quelle mani abili se ne impossessano. 

E' Caterina che mi massaggia,  spreme e stimola i seni, stringe i capezzoli, accarezza il ventre, sento che il godimento che mi provoca quella macchina è amplificato da questi gesti, da quelle mani, istintivamente apro gli occhi e protendo le mani, voglio toccare anche io, conquisto il suo corpo, la macchina si spegne. 

Sono eccitatissima, abbraccio Caterina, mi alzo con le gambe tremanti. Lei mi aiuta e mi dirige verso il materasso candido che si trova per terra al centro della grande stanza. Senza dire una parola la precedo. Mi aiuta svelta a togliere le mutandine, le scarpe e le calze. Si inginocchia al centro del futon, anche lei è seminuda ormai, le ho sbottonato la camicetta e scoperto il seno, una seconda misura, che contrasta un pò con la mia quarta abbondante. 

Mi attira a sé, mi accarezza le gambe dal basso verso l'alto, lentamente e con movimenti sensuali, arriva a massaggiarmi le natiche e la sua bocca si avvicina alla mia figa. Mi trattiene così, costringendomi ad allargare leggermente le gambe, la sua lingua è come una saetta, lecca e colpisce, succhia il mio nettare frutto del recente orgasmo, mi sconvolge con nuova eccitazione, le prendo la testa e la tengo ferma in quella posizione. Poi mi abbasso anch'io, voglio spogliarla tutta, ammirarla, toccarla e farla godere. 

La sua pelle bianca e liscia come la seta mi provoca una sensazione bellissima anche solo a sfiorarla, le sue forme magra mi fanno pensare alla perfezione delle modelle, il suo culetto rotondo è un capolavoro e mi eccita percorrere con le mani le sue gambe. 

La sua figa è completamente depilata, al mio tocco è già bagnata, la penetro facilmente con due dita, prendo a stimolarla velocemente. Lei si distende accanto a me, cerca la mia figa, ci mettiamo a 69, ognuna avida del sesso dell'altra. Godiamo a ripetizione, noncuranti del tempo che passa. Le luci continuano a cambiare e sembrano scandire il ritmo degli orgasmi, rosso, blu, ...profondo, intenso, arancio, giallo, verde, godo e godo ancora. 

E' strano godere così, non avevo mai fatto sesso con una donna prima d'ora, è bellissimo, Caterina è bella e bravissima, ho un'eccitazione mai provata prima. Prende ora un nuovo attrezzo, un fallo di plastica colorata collegato a della strane cinghie. 

"E' uno strap-on" mi dice Caterina. 

Capisco subito come vuole utilizzarlo, lo indossa e lo ferma davanti al suo pube con le apposite chiusure, si presenta come un organo maschile, osceno e lungo, contrasta con la bella nudità della mia amante. Si avvicina e io mi metto a pecorina, attendo e sento subito che mi penetra facilmente, sono tutta bagnata e ho voglia di godere ancora. Scivola dolcemente, si fa largo nella mia figa, raggiunge il fondo e spinge... un urlo mi sgorga spontaneo dalla gola, godo tanto e lei prende a stantuffarmi forte. 

Intravedo solo ora Nick che si sta gustando la scena a fianco a noi. Mi contorco tutta e mi spingo verso di lui, ormai senza alcun freno stendo una mano verso la sua patta , lo tocco, sento il suo membro duro. 

In pochi attimi ce l'ho tra le labbra, mentre da dietro mi sento aperta, invasa dallo strap-on, la mia bocca si riempie del cazzo di Nick. 

E' grosso, duro, tocca sul palato, lo bagno per bene di saliva, la mia eccitazione è a mille e anche lui sembra sul punto di scoppiare. Si sfila e si spoglia mentre Caterina toglie di mezzo il fallo finto. 

Nick sembra attratto da Caterina ora, le succhia le tette avidamente, io lo accarezzo, gli prendo il cazzo tra le mani. Si gira e prende a leccarmi tutta, i seni, il ventre, la figa. 

Caterina lo prende in bocca, lo spompina per bene. Ora lui mi stende a pancia in su, io sopra di lui lo bacio cercando avidamente la sua lingua. 

Caterina insinua la sua testa fra le mie gambe, lecca e insaliva per bene il cazzo di Nick, poi, con le mani, dirige il cazzo verso la mia entrata, regola con precisione la direzione, lo agita tra le labbra della figa. Lo guida mentre avanza nel caldo rifugio del mio sesso.... OhOhOhhh!!!! 

La dilatazione che avanza mi percorre come un'onda di calore, mi stringe lo stomaco, mi sconvolge la mente, ogni colpo successivo sbriciola la mia anima, mi toglie il respiro e mi strappa un gemito. Caterina riesce a moltiplicare il mio orgasmo leccandomi il clitoride mentre l'asta di Nick procede nel suo sublime movimento. 

Ho goduto tanto e ora sento Nick rallentare, esce dalla figa e viene accolto dalla bocca vicina, i suoi schizzi sono possenti, sento alcune gocce bollenti sul mio ventre, mentre il resto dello sperma finisce fra le labbra di Caterina. 

Lei ingoia tutto subito, poi si avvicina a me, mi abbraccia e mi bacia sulla bocca, la mia lingua cerca la sua in profondità, sento il sapore di Nick, è stupendo e sensuale un bacio così, mai provato e mai immaginato così bello. 

Mi abbandono e ci ritroviamo tutti e tre allineati, distesi, sfiniti ma appagati. 

Passano lunghissimi minuti e dal profondo della mia coscienza lentamente realizzo quanto accaduto. Una serie di eventi incredibili, inaspettati, sconvolgenti. Ho scoperto che le mie scopatine con Francesco non sono nulla in confronto al turbine di sesso che ho appena provato. Ho fatto l'amore con una macchina, con una donna e con un fallo finto, poi con un uomo e una donna insieme. 

Fantastico è dir poco e.... sesso con una donna? Ho fatto sesso omosessuale? E mi è piaciuto anche! Anzi l'ho trovato.... maledettamente attraente! "Nick! dimmi, era questo che intendevi? Volevi farmi superare il mio rifiuto per l'omosessualità?" le mie domande sono quasi urlate. 

Nick mi guarda calmo e divertito. Poi risponde: 

"Sì Alessia, hai fatto l'amore con una bella donna, ti è piaciuto e non lo hai considerato sconveniente. Sono sicuro che rimarrai di orientamento eterosessuale, ma il sesso fatto così non è più un tabù, vero?" 

Devo ammettere che ha ragione, e Caterina mi piace tanto come donna e come amante. Non so se col tempo arriverò a capire le inclinazioni del mio ormai ex Francesco, ma sicuramente Nick e Caterina mi vedranno ancora nel loro studio. 

Voglio provare tutte le altre varianti delle loro sex-therapy.