Siamo una coppia molto affiatata e molto unita. E il fatto di essere amanti non è un limite per noi, anzi! Io, Roberta, sono una tranquilla e rispettabile ragazza di 30 anni, lavoro autonomamente come grafica pubblicitaria e vivo in famiglia, in una piccola cittadina di provincia vicino Bologna. Il mio Ciccio, come lo chiamo io, perchè in realtà si chiama Francesco, è un giovane medico specialista in medicina del movimento e lavora molto per gli atleti e le società sportive. Ha una carriera promettente e guadagna bene, tanto da potersi permettere delle scappatelle di lusso ogni tanto, sempre con me naturalmente! La moglie non lo accompagna in questo tipo di cose, è una pantofolaia senza fantasia, tutta casa e famiglia. Credo che non abbia mai capito niente della doppia vita di Ciccio e a noi sta bene così. Dicevo delle nostre scappatelle di lusso, alberghi a 5 stelle, ville sul mare prestate da amici e qualche viaggetto di lavoro insieme. Mi piace in ogni incontro creare una situazione particolare, un tema, un cibo o un completino intimo che faccia la differenza rispetto agli incontri precedenti: insomma ogni volta voglio organizzargli una sorpresa. Questa volta è stato lui a sorprendermi, mi ha detto di tenermi pronta a tutto e che ci saremmo visti in un modo decisamente inconsueto. Io all'inizio ho dubitato delle sue capacità organizzative, ma sono stata al gioco e quando mi ha spiegato cosa dovevo fare la mattina dopo, cioè il giorno del nostro incontro, sono rimasta decisamente incuriosita e meravigliata. Allora, qui a Bologna fa già molto caldo ora che siamo alla fine di maggio e le belle giornate fanno desiderare di essere al mare per potersi godere il sole e qualche bagno rinfrescante. Le regole sono semplici e Ciccio me le ha dette la sera prima su facebook:
SUI TETTI

- Vestiti normalmente, ma ricorda che sotto, anzichè la biancheria intima, devi avere un costume da bagno! fai conto che dobbiamo andare al mare. Ci vediamo in piazza Maggiore a Bologna verso le 12 perchè prima ho una riunione, ma per tutta la mattina, prima di vederci faremo il gioco del messaggio-preliminare, ok?- . - Ok! - Rispondo - ma verso quale mare dobbiamo andare? Non si farà tardi? Non resisto poi tanto dopo aver fatto il gioco - insisto e protesto. - Niente storie- il successivo messaggio - domani la sorpresa la gestisco io e devi fare così come ti dico!- e chiude la chat lasciandomi leggermente contrariata. Oddio, allora per la giornata di mare (ma da piazza Maggiore dobbiamo partire?...) devo prepararmi subito! Metto sottosopra l'armadio per ritrovare il bikini dell'anno scorso, un suo regalo tra l'altro, e passo la serata a farmi la ceretta alle gambe e a ripulirmi col rasoio la figa. A lui piace senza ombra di peli, ma io decido invece di lasciare un rettangolino nero sul davanti, perchè, come dice la mia estetista, un pò di pelo lì è sempre eccitante. Il messaggio-preliminare è un giochino semplice e lo facciamo spesso io e il mio Ciccio. Funziona così : bisogna immaginare di tendere i muscoli della figa istantaneamente e ritmicamente per alcune volte e ripetere l'operazione a distanza di un minuto per 4 o 5 volte. Riconoscere quei muscoli è facile, si possono stringere le natiche e contemporaneamente stringere il buco del culo e l'apertura della vagina come per acchiappare qualcosa, oppure immaginare di fare la pipì e di interrompere il getto e riprendere a orinare a brevi intervalli. Dopo un pò di pratica si riesce benissimo a sentire che sono interessati proprio quei muscoli lì e il beneficio che si ha è notevole! Innanzitutto si tonifica la vagina (le giovani ragazze non ne hanno bisogno, ma le signore che hanno partorito senz'altro sì), poi si migliora molto il contatto e il piacere durante il sesso (il pene del partner sarà avvolto saldamente e il godimento è assicurato), poi si ha un effetto fantastico ogni volta che lo si fa da sole... ci si eccita da morire, e nessuno intorno potrà notare nulla, si usano quei muscoli impercettibilmente e poi magari si lavora di immaginazione, si visualizzano nella mente le zone oggetto di questo allenamento e l'eccitazione sale, i muscoli si tendono ora per un secondo in più e si prova una stretta allo stomaco, e l'acquolina in bocca ci dice che siamo veramente pronte, eccitate, e sfido chiunque a controllare le proprie mutandine dopo 5 minuti di questo trattamento. Saranno bagnate e se non avrete un uomo nelle vicinanze.... beh farete un pò voi quello che volete o potete in quel momento! La mia figa ora è fradicia, perchè descrivendo il giochino ho voluto ripeterlo e... insomma dai un ditalino non fa mai male no? Questa cosa me l'ha insegnata lui, esperto di movimenti atletici non so proprio in quale esame universitario ci si è imbattuto. Noi lo usiamo quando lui vuole trovarmi già bagnata ed eccitata e di solito quando il tempo a disposizione è poco. Mi manda una serie di sms e io devo fare 5 contrazioni di figa per ogni messaggio ricevuto. Ma se dobbiamo andare al mare... vorrà fare sesso prima di partire? mmmm rinuncio a capire.
La mattina dell'incontro, un mercoledì, è una giornata splendida, un cielo azzurro da cartolina fa da sfondo alla città frenetica e piazza Maggiore sembra irraggiungibile per il traffico e il mare di gente che si trova in strada. Il primo messaggio lo ricevo verso le 11.00 e il testo è quello convenuto per il nostro gioco, è una parolina onomatopeica che vuole ricordare un brivido, una vibrazione, un fremito. E mi sembra adattissima allo scopo: la parolina è "brrr". Faccio l'esercizio seduta nell'autobus affollato, diligentemente, contando i secondi mentalmente e chiudendo leggermente gli occhi. Indosso una camicetta piuttosto seria e dei pantaloni di lino, scarpe alte ma non appariscenti e naturalmente il mio bikini di sotto. Sento subito la stretta allo stomaco e l'acquolina in bocca. Possibile? sono già eccitata? Altro messaggio: brrrr. Rifaccio le contrazioni, penso a chissà quale cosa ha in mente il mio Ciccio. Ancora: brrrrr, e mi accorgo che c'è già una certa umidità tra le mie gambe. Non è il sudore della giornata calda, nè il contatto del costume sintetico con la passerina depilata. Riconosco quella rugiada che sgorga già dal mio fiorellino. Il cellulare fa sentire ancora la sua presenza, come al solito la suoneria è spenta e la vibrazione è in perfetta sintonia con il contenuto del messaggio che ricevo: brrrrrr! rifaccio le strette e la figa risponde tonicamente, come un ginnasta nella sua palestra prova i salti che dovrà eseguire durante le gare, così la mia figa sussulta, pronta ad ogni prova, ad ogni competizione, ad ogni amplesso. Sono eccitatissima e forse sono anche un pò rossa in viso, ma nessuno, in quell'autobus affollato, può immaginare quello che sto provando ora e la voglia che mi sta assalendo. Mi piacerebbe quasi che quel bus si trasformasse in un'orgia, decine di persone nude a fare l' amore, giovani e anziani, in tutte le posizioni possibili, a soddisfare ogni voglia, etero e omo, in un groviglio di piacere per tutti. Si quei 2 palestrati in fondo li voglio per me... ma che dico! Sono tutta per il mio Ciccio! Il cellulare mi richiama alla realtà, BRRRRRRRR!! e la prossima fermata è piazza Maggiore. Ho la figa fradicia e scendo, lo vedo: abito scuro, camicia e cravatta. Non sembra una tenuta da spiaggia, ma certo viene dalla riunione. Mi bacia frettolosamente e mi dirige svelto verso un portone dicendomi: - Non fare domande e seguimi-.
Entriamo in un bel palazzo d'epoca, sede di uffici pubblici, impiegati e uscieri sembrano impegnati nel solito far nulla della burocrazia italiana, l'ascensore ci porta veloce all'ultimo piano del palazzo. In quel piano non sembra esserci nessuno e imbocchiamo subito una porta di servizio verso le scale, saliamo ancora 3 rampe e l'ultima porta in ferro sembra non essere stata aperta da secoli. L'apriamo e una valanga di luce ci abbaglia, mentre l'aria esterna mi fa capire di essere in terrazza. Appena fuori Ciccio chiude accuratamente la porta e mi spinge contro il muro, mi bacia appassionatamente con la lingua e mi accorgo chiaramente di quanto è eccitato per la sua mazza che preme prepotentemente contro il mio ventre. Poi si interrompe un attimo e con un ampio gesto della mano che descrive un cerchio tutto intorno, mi mostra il terrazzo sgombro, il cielo azzurro e l'atmosfera calda, rare nuvolette bianche in lontananza fanno compagnia alle rondini che ruotano tutto intorno. Mi accorgo che è un posto bellissimo, è il palazzo più alto di quella zona di Bologna e quindi lì, a pochi metri dal caos del centro, siamo al riparo da sguardi indiscreti o rotture di scatole.
- Aspetta, vieni con me - mi esorta Ciccio, e mi porta dall'altra parte della torretta della scale. Meraviglia! Un angolo di paradiso in piena regola! Un ombrellone colorato, un minuscolo tavolino con una borsa frigo, e un materasso gonfiabile ricoperto da un grande telo da mare giallo e due cuscini verdi a completare la coreografia. Senza dire altro riprende a baciarmi mentre le sue mani corrono già a sbottonarmi la camicetta e i pantaloni. -Voglio vederti in costume- mi dice, e mentre mi sistemo sul materasso appoggiando la testa su un cuscino lui si è già spogliato, velocissimo: indossa i boxer, i miei preferiti, e mi metto quasi a ridere per l' effetto "tenda canadese" che si crea sul suo davanti: il pisellone del mio Ciccio che vuole già uscire! Il mio bikini gli è sempre piaciuto, è verde e giallo come i colori del nostro giaciglio, il sotto è una brasiliana bassa, con una dolce curva sul davanti a sottolineare la sensualità del mio incrocio di gambe, e dietro le mie natiche nude spiccano per la loro perfetta rotondità e per il candore della pelle non abbronzata. Il reggiseno è un classico triangolo con i lacci, giallo profilato di verde, che stringe e mette in risalto la mia quarta di seno. Siccome non c'è alcuna imbottitura sul seno, sporgono prepotenti i miei capezzoli duri, eccitati, sensibili e orgogliosi di mostrare tutto il mio desiderio. Lui si avvicina e mi sussurra:- sei bellissima!- e si mette al mio fianco sul materasso, mi sfiora le braccia provocandomi un brrrrivido, mi slaccia il reggiseno e rimane alcuni secondi a contemplare le mie tette. Subito comincia a massaggiarle quasi mimando i movimenti di un abile fornaio che impasta il pane, si china su di me e comincia a leccarmi i capezzoli, li succhia, li bagna e ci gira intorno con la lingua, li ficca in bocca avido, e mi massaggia fra i capelli con le dita. Impazzisco a questo trattamento e ricambio accarezzandogli la schiena, gli abbasso i boxer e massaggio il suo culetto sodo, gli strapazzo un pò le palle e afferro fermamente la sua verga alla base. Saggio l'erezione che è già al massimo, sembra un grosso bastone di legno e lo voglio subito, lo metto in bocca e lo bagno tutto di saliva, percorro l'asta dalla base verso la punta soffermandomi a solleticare il filetto, stringo la cappella tra le labbra e sento che si irrigidisce. -Girati-mi dice. Mi metto su di lui nella posizione del numero magico, il 69, e lui affonda la lingua fra le mie coscie, spostando le mutandine già bagnate si immerge tutto fra i miei umori, il naso, le guance e la bocca si agitano premendo, si fa largo verso quella fonte calda, verso il profondo del mio piacere. Godo quando mi leccano la figa, e se l'operazione è lunga e meticolosa godo tantissimo, e nessuno è più bravo del mio Ciccio, nessuno mi accende come sa fare lui.
Ora mi spinge delicatamente in avanti, mi sposta fino a che mi trovo a cavalcioni del suo corpo e prende a penetrarmi in quella posizione. Appoggia la cappella sulla figa. Mi tiene una mano sul culo e con l'altra mantiene il cazzo proteso in avanti, mi penetra piano e, mentre l'asta scivola dentro mi sento mancare il respiro e mi si stringe lo stomaco. Mi piace questo modo di prendermi, mi fa sentire il cazzo dentro in maniera diversa, mi sembra più lungo e io lo accolgo con una stretta diversa, per via dell'angolazione dei nostri corpi. Ora comincia a stantuffarmi forte e io lo seguo nei movimenti con ritmo, allargando e stringendo le chiappe. Che spettacolo è per il mio Ciccio, e che scosse percorrono ora il mio corpo, sto per godere e mi scappano dei gemiti evidenti. In un attimo lui si sfila, mi spinge ancora un pò in avanti e io mi appoggio sui gomiti, attendo.... la pecorina è la mia preferita e lui lo sa, lo sento di nuovo in me, forte e prepotente, mi sbatte sonoramente con i fianchi sulle chiappe e il cazzo spinge il fondo della mia figa fino a percuotermi tutta, lo stomaco, la pancia, i polmoni e la gola, persino il cervello sente quei colpi e li traduce in cerchi colorati che confondono la mia vista e offuscano ogni pensiero. Godo, godo intensamente e mi accorgo che la mia figa è percorsa da onde, si contrae ritmicamente e fa uscire piccoli getti di liquido... sto squirtando e sento come una colata di metallo fuso che mi sgorga da dentro, estasi pura di godimento che si fonde con lui, sì, sta godendo anche lui e i fiotti di sperma si perdono dentro di me e mi invadono, si mischiano ai miei umori mentre lui si irrigidisce e spinge, spinge, spinge.
Mi abbraccia da dietro e prende i miei seni tra le mani, si stringe a me e ci adagiamo insieme di lato. L'ombrellone lascia un'ampia zona scoperta e così abbracciati ci ritroviamo con il dolce tepore dei raggi del sole, piacevole e rilassante. Rimaniamo così per un bel pò, stesi a coccolarci, accarezzarci. Lui è sempre dolcissimo e mi pronuncia parole gentili, continua ad accarezzarmi e mi tiene stretta. E' stato così appagante che abbiamo deciso di fermarci e raccogliere tutto. E' stata un'idea magnifica del mio Ciccio e l'abbiamo rifatto tante volte in seguito, sempre in posti diversi. Uffici pubblici, condomini, anche sul tetto del teatro una volta. Scegliamo belle giornate senza vento e troviamo il posto, per il resto ci basta un borsone per trasformare un anonimo terrazzo in un nido d'amore.