UN TURBINE NELLA MIA VITA

UN TURBINE NELLA MIA VITA

Mi ha chiamato Lisa, sta per arrivare, la sento già che parcheggia la sua auto nel cortile sul retro. Non ho tempo di fare nulla, vorrei mettere un po' in ordine la mia casa, vorrei farmi un'altra doccia, vorrei farmi venire in mente qualcosa per sorprenderla. Ma è riuscita a sorprendere me, un'altra volta. Lo fa sempre più spesso, mi chiama ed è già per strada, anzi a volte è già sul pianerottolo. Mi piacciono le sue sorprese, le sue visite si trasformano sempre in incontri bollenti di passione, in piacevoli maratone di sesso, in dolci cavalcate nell'eden del piacere. Lei è così, quando le va di vedermi è perché mi vuole, vuole il mio corpo, il mio sesso, il mio essere forte e dolce nello stesso tempo, come mi ripete sempre. Apro, lei è bellissima come al solito, jeans e maglietta sottile che lascia trasparire il reggiseno di pizzo, che a sua volta non riesce a mascherare il suo seno generoso e i suoi capezzoli perfettamente posizionati. Mi spinge subito dentro e chiudiamo in fretta la porta, mi bacia, un bacio subito lungo e appassionato, mi abbraccia e mi spinge contro il muro, il mio pisello è già duro e preme sul suo ventre attraverso i pantaloni. Se ne accorge e mi mette una mano sulla patta, lo apprezza, lo valuta e lo stringe senza staccare le sue labbra dalle mie. Ora mi prende una mano e la dirige sul suo seno. Mi fa impazzire quando è così audace e intraprendente, sento il suo capezzolo duro, massaggio il suo seno e sollevo la maglietta, passo le mia mani sulla sua schiena, poi sempre più su, verso la nuca, la sua pelle è liscia e perfetta, sensibile al mio tocco mi procura delle sensazioni piacevoli a toccarla, sfiorarla, percorrerla tutta. Mi sbottona la camicia, mi bacia il collo e il petto, mi lecca e mordicchia i capezzoli, uhhuhhhhhh quanto mi piace quando mi bacia così! Ora punta verso il basso, mi ha slacciato i pantaloni mentre mi sta leccando l'ombelico, ora sposta con la lingua l'elastico degli slip, trova un varco e libera l'asta del mio pene duro, lo prende in bocca, lo bagna, lo accoglie e lo esplora, lo succhia, si sofferma a roteare la lingua tutto intorno, geme di piacere e di gusto, come stesse assaporando un gelato saporito. Sento il mio cuore accelerare e il mio piacere crescere, calore benefico comincia ad affluire dalle gambe verso la schiena, il pene si tende fino allo spasimo... "ti voglio!" le sussurro con voce strozzata, la tiro su, le sfilo la maglietta e le slaccio il reggiseno. Meraviglia della natura il suo seno! Incanto dei miei occhi i suoi capezzoli rosa, estasi delle mie mani la sua consistenza morbida e la sua pelle liscia. Mi abbasso a leccarlo, prendo un capezzolo tra le labbra, aspiro in bocca tutta l'areola quasi a voler ciucciare come un neonato, lo massaggio tra le mani, poi l'abbraccio tutta la mia Lisa, la tiro verso il letto, pochi passi e istintivamente ci troviamo già nudi, lei con indosso solo un perizoma di pizzo blu. La stendo sul letto, lei mi facilita i movimenti, allarga le gambe, prevede le mie mosse, mi avvicino al suo pube, prendo a leccarla sull'interno delle cosce, arrivo alla lady e l'aggiro, sposto il perizoma e scopro la sua fessurina ancora ben chiusa, perfettamente depilata, che mi ispira sensazioni contrastanti. Se da un lato mi eccita incredibilmente la sua pulizia, la sua perfezione, il suo aspetto morbido e invitante, per contro mi ricorda particolari innocenti e acerbi, quasi da preadolescente.  Punto decisamente al centro con la lingua, la fessurina si apre e, come ostrica freschissima, rivela il suo aspetto interno, e il suo liquido vitale, dolcissimo nettare che succhio avidamente. Lecco con impegno e pazienza, dischiudo le labbra, le distendo intorno, le percorro in ogni piega, ecco il rosa dell'interno, il colore delicato del fiore più bello. Cerco di togliere il perizoma, sembra impigliarsi, si arrotola, infine cede, si rompe e finisce come batuffolo informe vicino al suo ginocchio, ma il mio pensiero è oltre, mi concentro nuovamente su di lei, la lady come è solita chiamarla lei, la figa, come la chiamo io e il resto del mondo. Torno a leccarla, la penetro con la lingua, stimolo il bottoncino, ora la percorro con lunghe pennellate dall'ano fino all'apice del clitoride e viceversa, lei mugola di piacere, mi trattiene, capisco che sta avendo degli orgasmi, decido di continuare così, continuerei per ore. Mi aiuto con le dita, la penetro con il medio, ora aggiungo l'anulare, spingendo in profondità aumento il ritmo, mi sincronizzo al suo respiro, ruoto e spingo fino al punto g, sento che sta per godere, accelero e intensifico il massaggio, continuando a leccare tutto quanto. E' una valanga, uno tsunami, un tornado che la percorre tutta, ansima e grida il suo piacere, tende la schiena e storce la bocca in una smorfia eloquente, sento la sua vagina che si contrae intorno alle mie dita, le tiro fuori e continua a strofinarla forte sul davanti, uno schizzo inonda la mia mano e il mio viso... lecco tutto con gusto, è meraviglioso vederla godere così, sapere di essere l'artefice di tanto piacere, sentirla pienamente grata e soddisfatta in questa intesa perfetta, nella magica sintonia dei nostri corpi e delle nostre menti complici e concordi.

La guardo negli occhi, sorride beata e ricambia lo sguardo, in pizzico di malizia illumina i suoi occhi scuri, vispi e dolci nello stesso tempo. Mi attira a sè e ci perdiamo in un bacio lunghissimo, saporoso dei suoi umori, appassionato e appasionante, eccitante come un amplesso impetuoso.

Nell'abbraccio i nostri corpi si baciano anch'essi, petto contro petto, ventre contro ventre, sesso verso sesso. La mia asta dura si insinua tra le sue gambe, sembra conoscere la strada, incontra caldi sentieri, si inoltra e finalmente.... entra nel tunnel del piacere, scivola dentro facilmente per quanto è bagnato e viscido quel percorso fantastico. Sento Lisa irrigidirsi tra le mie braccia, tendere il collo. Gode, e io godo nel vederla così, in balia dei miei movimenti, preda della mia voglia. Mi basterebbe poco, poche spinte vigorose e il mio obiettivo sarebbe raggiunto, ma non voglio finire così presto. Rimango sopra di lei, mi sollevo con cura sui gomiti per non opprimerla col peso del mio corpo, mi concentro e tendo allo spasimo ogni muscolo, il pene è di marmo, rimango immobile così e le sussurro: "muoviti tu".

Certo i suoi movimenti sotto di me sono limitati, ma lei prende a ondeggiare come una serpe, sposta il bacino su e giù, le sue mani percorrono la mia schiena, le natiche, i fianchi, il petto e ogni altro settore, mi fa impazzire quando fa così. Trattengo il respiro mentre lei si contorce, cerca le profondità della sua lady con quei movimenti convulsi, inarca la schiena, si contrae, sento le onde intorno al mio pene, sta godendo da matti e il suo viso lo esprime chiaramente. La bacio ancora e smorzo così i mugolii che le escono dalla gola.

Le piace, le è piaciuto tanto, me ne accorgo da tante cose, le contrazioni vaginali, la smorfia del viso, le minuscole goccioline di sudore sul viso.

Sono dentro di lei, mi sento impazzire tanto sono teso, mi piace tantissimo guardarla godere in questo modo e comunque le mie sensazioni sono decisamente al massimo. Per mè è un orgasmo, un orgasmo fisico e mentale che continua e mi invade, precede e accompagna quello che tutti riconoscono, l'eiaculazione. Per me l'orgasmo vero è questo, avere la perfetta sintonia con lei, con il suo cuore e la sua mente, non solo con il suo corpo. Mi avvicino e le sussurro all'orecchio: "ti voglio! girati di lato, dai!" Con Lisa ci intendiamo al volo, conosce tutto di me,  si sistema subito sul fianco destro, appoggia la testa sul cuscino e lo tiene stretto con le mani, inarca la schiena offrendomi il suo posterione rotondo in una posa che potrei definire artistica. Sono dietro di lei, stessa posizione, faccio combaciare il mio corpo al suo, come una poltrona accoglie chi si siede, così mi sistemo, le sue gambe sulle mie, le mie cosce sentono il suo calore, il mio pene teso verso quel paradiso, la sua lady ancora vogliosa di me.

La penetro così, posizione rilassante, non richiede sforzi nè particolare prestanza o abilità. In compenso lascia buona possibilità di movimento e le mie mani sono libere di accarezzarle la schiena, il collo e l'attaccatura dei capelli, il suo punto debole. Comincio con un movimento lento, e subito confermo quanto sia efficace questa posizione verso il suo punto g. Lei risponde con gridolini smorzati, aumento il ritmo. La sento calda, contratta e bagnatissima, un leggero sudore compare sulla sua schiena, sta godendo di nuovo. Ecco, è il momento, certo non avrei resistito di più, comincio a sbattere forte, rumorosamente contro le sue cosce da dietro, lei solleva la gamba sinistra per favorire ancora di più quel magico movimento.

Spingo forte, il benefico calore è un vulcano, uno, due, tanti schizzi invadono in nostri sessi, il respiro mi si smorza in gola (ma chi ha voglia di respirare in quei momenti?), il cuore va a mille, le mie mani le stringono le spalle, l'attiro a me mentre spingo con tutte le mie forze, voglio arrivare oltre ogni limite. Mi abbandono finalmente, con l'adrenalina che scende lentamente e il respiro affannoso, la gioia in tutto il corpo, le mie carezze incontrano lei, le nostre mani si intrecciano e rimaniamo così, chiudo gli occhi e immagino Lisa che fa altrettanto.