Mi sono masturbata pensando ad un uomo di cui ho una foto e null altro. Ma dove arrivano i confini della passione, del desiderio se si può provare piacere anche solo per un' idea?
Ho provato un orgasmo diverso dagli altri, intenso, più caldo. Al centro del mio mondo, spasmi ad un ritmo più frenetico ed è durato a lungo. Mi sono sorpresa ad ansimare ancora e poi ancora, tutte le volte che penso al suo viso .
Ero molto eccitata ieri sera, quindi ho provato a masturbarmi. Prima un dito, ero molto bagnata, slip fradicio, ero stretta e avvolgente. Poi due e poi tre, ho provato, per poco. Prima esploravo, sperimentavo. Poi avevo ben impressa la sua foto, provai ad immaginare il suo viso tra le mie gambe ed ecco il primo tremore. Poi con due dita ho sollecitato una membrana molto piacevole al tatto e molto sensibile, poco prima il punto g. Non volevo venire subito, continuai lentamente, immaginai le sue mani come se fossero le mie ed ecco la seconda scossa. Ad ogni brivido lady si contraeva, spingeva, risucchiava le mie dita in un effetto ventosa. La mente si annebbiava, ero sempre meno lucida, meno consapevole. Sentivo le mie dita affondare tra i miei umori e il mio respiro sempre più affannoso. Ancora il suo volto, il suo sorriso discreto e le sue labbra, un flash ed eccolo un orgasmo mai provato prima. Ho sentito distintamente uno schizzo, abbondante, l idea di aver sentito l apice del piacere sulle mie dita, ha prolungato l orgasmo. . . Mi é sembrato lunghissimo e ne ho goduto fino in fondo. L ho leccato, tutto!!!! Come era buono, Ummmm dolce quel sapore e il mio profumo
Wow.
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Ieri sera pensavo a LEI, la conosco appena ma la desidero come si desidera un buon pasto dopo giorni di digiuno. E' bella, di una bellezza decisa, sfrontata, occhi furbi e labbra ben disegnate, denti perfetti. Non so altro di lei, solo che ha una voce suadente, carezzevole, gentile. Non conosco il suo corpo,ma la immagino ben proporzionata, con qualche etto di troppo qua e là, sui fianchi, sul ventre, sui seni no... sono generosi solo per la recente gravidanza. Perchè mi eccita? Perchè la immagino nuda e disponibile? Perchè non mi succede con le numerose donne che incontro tutto il giorno? Mistero, magica coincidenza, che trasforma un'amica nell'oggetto del desiderio. No, non mi piace questa parola, "oggetto", LEI non sarà mai un oggetto, ma parte attiva, volontà reciproca di incontrarsi, amarsi, donarsi piacere. Così la immagino, ingenuamente nuda davanti a me, seduto sulla poltrona grande, la poltrona della nonna, quella morbida imbottita di piume. La mia mano spinge l'asta dura, la spingo in avanti tenendola dalla base, la mostro orgoglioso in tutta la sua maestà, è lunga e dura la mia asta, sormontata da una cappella perfetta, liscia, tonda, sembra la sommità di un campanile. La pelle del prepuzio è tirata giù fino al limite, il filetto teso incurva lievemente la cappella in avanti, ti avvicini e ti inginocchi come suora in preghiera, abbassi la testa al suo livello, senza staccare gli occhi dalla punta, sei ipnotizzata. L'afferri sicura, mi scosti le mani con fermezza, lo stringi, lo valuti, provi a scorrere su e giù. Piego la testa all'indietro, accolta dallo schienale morbido della poltrona, tu capisci che apprezzo il tuo tocco. Sento il tuo respiro vicino alla punta, sento l'altra mano che accoglie lo scroto, riscalda i testicoli massaggiandoli delicatamente, sobbalzo alle piccole strette dolorose, ma mi fido di te, mi fai annebbiare il cervello. Ecco finalmente la tua bocca che lo bacia, lo bagna, lo accoglie, lo stimola strofinando la lingua contro il filetto. Il calore della bocca è fantastico, la sensazione di bagnato simula l'ingresso in una figa perfetta. Stringo i muscoli, le natiche sono di marmo per la tensione, gli addominali esprimono attesa, il tuo movimento comincia a farsi interessante, il mio respiro affannoso. Lo lecchi, lo succhi, percorri l'asta indovinando ogni mia aspettativa, ogni mio desiderio, accompagni le mie sensazioni moltiplicandole, ti guardo ora, volenterosa artefice del mio piacere, hai gli occhi chiusi, l'espressione sognante, come in estasi. Sto per scoppiare, le tue mani lasciano ogni presa e inaspettatamente mi prendono i glutei, mi accarezzi il di dietro in questo momento magico, le tue labbra strette si soffermano a percorrere solo la punta, la lingua rotea intorno, mi viene voglia di urlare, i tuoi occhi ora sono spalancati a godere l' attimo del mio piacere, scosto il tuo viso quel tanto che basta e afferro il mio membro per gli ultimi movimenti, forti, decisi e decisivi: gli schizzi arrivano come saette, inondano il mio petto, la pancia, la base dell'asta, la mia mano ne è piena, lo spalmo sulla punta e tutto intorno godendo di quel contatto viscido e caldo, prolungando l'orgasmo con quel massaggio dolce. I tuoi occhi meravigliati gustano la scena, mi guardi il volto arrossato, il seme sparso sul mio corpo, le gambe ancora tese e un po' tremanti, ti avvicini, lecchi quel nettare nel solco tra le mie dita, sulla punta del pene e vicino all'ombelico.
Nel mentre ti sollevi, ti avvicini al mio viso lentamente, millimetro dopo millimetro, mi baci sulla bocca, un bacio lungo, profondo, appassionato, incurante delle mie mani sporche ti stringo a me e non vorrei lasciarti più.