MONICA E LA SEX THERAPY

MONICA E LA SEX THERAPY

-Dai sbrigati! non voglio arrivare in ritardo, ti ho detto che Nicolas è un tipo puntuale e preciso e questo è il tuo primo appuntamento!-

E Monica: -Sì sì arrivo, sto stirando la gonna, si è un po' stropicciata nel cassetto, è da tanto che non la metto  ...ma poi perchè dobbiamo andare proprio in tenuta da tennis? non mi sembra un abbigliamento adatto, anche se mi hai spiegato che questo dottore non è certo come tutti gli altri!-
- ... e dai, fidati ti ho detto!- le rispondo scocciata. 
Sto portando Monica da Nicolas, gli ho parlato della sua fantasia leggermente sado-maso, e siccome anche io ne ho ogni tanto, voglio che sperimenti lei la cosa, perchè io ho paura. Monica è la mia amica del cuore, di quelle amiche veramente strette, che mi dice tutto di se, e che sa tutto di me. Possiamo sentirci 10 volte al giorno, oppure non sentirci per mesi, non cambia mai nulla tra noi, semplicemente recuperiamo in poco tempo le confidenze che ci siamo perse nell'intervallo. A lei ho raccontato di come ho conosciuto Nicolas, il sessuologo affascinante, quello che mi ha salvato la notte in cui ho lasciato Francesco, e che mi ha aperto una finestra nuova sul modo di vivere la sessualità, la mia sessualità e quella degli altri. Adesso sono più consapevole di me e soprattutto sono più tollerante nei confronti degli altri e delle stranezze che ci sono in giro, e che ora non mi sento più di criticare in alcun modo. In sostanza gli adulti consenzienti, tra le discrete mura di una casa, possono fare ciò che vogliono, possono trarre piacere da ogni pratica che viene loro in mente e nessuno può criticarli o ostacolarli in alcun modo. Da quella sera mi sono vista varie volte con Nicolas e con la sua "assistente" Caterina. Si è creato un rapporto speciale tra di noi, facciamo sesso, tanto sesso, sempre in forme diverse, quasi a voler esaurire il repertorio delle possibilità della sex-therapy, la specializzazione medica di Nicolas. Lui è sempre molto professionale con me, come se ci fosse ancora un rapporto medico-paziente tra di noi. In effetti è strano, io sento di amarlo e anche lui mi ama, ma la nostra storia non và oltre i nostri incontri periodici. A me sta bene così, e i nostri incontri sono sempre meravigliosi e sorprendenti.
Monica mi ha parlato della sua fantasia. In una chat anonima, con un amico particolarmente intrigante, si è trovata a parlare di sadismo e masochismo, di piccole torture da infliggere o subire, e si è eccitata a immaginarsi sculacciata da uno sconosciuto, punita per una marachella, come da bambina, quando a dargliele sul culetto era la zia zitella, quella che la ospitava d'estate in campagna.
Ne ho parlato con Nicolas e lui mi ha confermato che quella di Monica è una fantasia molto diffusa: avrebbe volentieri approfondito la cosa con Monica, se lei fosse stata d'accordo. Dopo vari tentennamenti e mie rassicurazioni Monica ha accettato, a condizione che io fossi sempre presente nella casa ma non nella stanza con loro. Insomma si vergogna, è naturale, ma vuole avere la sicurezza di un mio intervento nel caso ce ne fosse bisogno. Ecco l'appuntamento di oggi, alle 17.00 in tenuta da tennis, gonnellina e culottes bianche, maglietta, calzini e scarpe di tela. Monica ha 33 anni e un fisico robusto, non come me che sono magrissima. Il viso dai lineamenti squadrati racchiude uno sguardo vispo, una bocca ben disegnata con i denti bianchi e ben allineati. Il seno è abbondante e sodo, le spalle larghe tradiscono il suo passato da nuotatrice, così come le gambe muscolose. Nel completo da tennis fa proprio la figura dell'atleta, pronta ad affrontare una sfida nel caldo pomeriggio di oggi. Io sembro invece un pò impacciata, quasi una principiante che va alle prime lezioni per imparare qualcosa. In effetti sembro più una che voglia mettere in mostra le proprie gambe piuttosto che giocare a rincorrere una pallina. E' chiaro cosa ha in mente Nicolas, quando mi ha detto come doveva vestirsi Monica. La tenuta da tennis ricorda una divisa da scolara, e la gonnellina è proprio adatta al gioco di ruolo che sta per affrontare, sarà la ragazzina monella che deve essere sculacciata dal maestro. Io mi sono vestita come lei solo per rassicurarla e non farla sembrare completamente fuori luogo. So che non devo partecipare al gioco, e sarò nell'altra stanza con Caterina.
Arriviamo alle 17.25, chiaramente in ritardo, infilo di fretta il portone del palazzotto, Monica si attarda incerta a leggere la targa di ottone all'ingresso : dott. Nicolas Ozzanob  - Sessuologo-
-Siamo in ritardo Monica!- le sussurro mentre la tiro per un braccio. In cima alla scala c'è Caterina, mi fa cenno di entrare e mi indica subito lo studio di Nick. Mi basta un'occhiata per capire che è tutto pronto e spingo Monica verso la porta aperta. Le ripeto in fretta le ultime raccomandazioni - ricorda che sei l'allieva e lui è il maestro, rivolgiti a lui chiamandolo dottore e fai tutto quello che ti dice, mi raccomando- e lei -Non mi lasciare Alessia... ho paura... mi farà male? aiutami!- e io - sei proprio una bambina! una bambina monella! farà proprio bene il dottore a punirti, per come sei e per quello che hai fatto!- e lei quasi tremando -...ma cosa ho fatto di male?-
-Ben arrivate, vi stavo aspettando- la voce severa di Nick interrompe il nostro battibecco - Tu Alessia vai di là con Caterina, e tu Monica vieni a sederti nel mio studio, devo farti qualche domanda! -
Caterina mi fa strada verso verso una zona della casa che non avevo mai visto, un salottino piccolo e accogliente, con 2 enormi divani e un tavolino basso. Da un piccolo frigorifero estrae una caraffa con del thè alla frutta, me ne versa una bicchiere e ci sediamo. -Vorrei proprio vedere la faccia di Monica interrogata da Nick- dico con un pizzico di malizia. E Caterina sorridendo divertita -aspettavo una richiesta simile, e la possiamo vedere se vuoi!- . -Come?!? Dai! la voglio vedere eccome!-
E Caterina, azionando un telecomando, accende il grosso schermo al plasma di fronte a noi. Subito appare l'immagine di Monica seduta in punta di sedia davanti a Nick, immagini chiare, definite, perfette. -Possiamo vedere tutto, purtroppo manca l'audio perchè si è rotto il microfono ambientale, ma le immagini ci sono tutte: ci sono 5 telecamere sistemate nei punti strategici, se ti va non ci perderemo nulla di quello che accade di là- mi spiega. - Certo che mi và! assolutamente non me lo perdo ora che sò di questo sistema... quindi da qui hai visto tutto... di me e Nick... ogni volta che non eri con noi?- Le chiedo un pò risentita. - Ebbene sì, ti dispiace? Mi piace osservare quello che fa Nick... e poi lo faccio anche per ragioni di sicurezza sai?- . -Va bene dai ora fammi capire cosa fanno di là..." In effetti l'audio sarebbe utile, vedo Nick che si alza dalla scrivania, Monica ha gli occhi bassi, sembra in imbarazzo, Nick le gira intorno, si vede che sta parlando ad alta voce, Monica è come impaurita, Nick le afferra le spalle da dietro, sembra stringerla, o forse solo scuoterla. Nick si dirige verso una sedia imbottita senza braccioli, fa cenno a Monica di alzarsi. Monica esegue con aria assente, sembra quasi ipnotizzata, soggiogata dalla personalità del suo maestro, di Nick. Sò quanto può essere convincente Nick, voce autorevole, aspetto affascinante, età adeguata a imporlo come depositario di grande esperienza e conoscenza. Inoltre Monica è sicuramente predisposta a quello che sta per succedere, una vita di sensi di colpa e i ricordi da bambina, con sua zia zitella che la picchiava per ogni sciocchezza. Ricordi traumatici? Chissà! Però quando me ne ha parlato ho colto una strana luce nei suoi occhi, un misto di malizia e nostalgia. Ora Monica è davanti a Nick e si inginocchia! abbassa la testa e sembra che ascolti una sorta di predica. Nick parla gesticolando, chiaramente sta urlando, Monica stringe gli occhi come terrorizzata. Ora sono fermi entrambi, un minuto, 2 minuti, non accade nulla. Ora Monica si alza, gira su se stessa come per farsi guardare da ogni lato, si sistema di fianco e si appoggia sulle ginocchia di Nick. Si è messa proprio in posizione, quella classica che ci si aspetta per una sculacciata, solo che non c'è una bambina su quelle ginocchia, ma una ragazza più che cresciuta, una donna quasi imponente, resa alquanto ridicola ora da quella posizione e da quella gonnellina bianca a pieghe, corta, che fa vedere chiaramente la sua rotondità posteriore ben coperta dalle mutandine bianche in cotone. Comincia l'azione, Nick utilizza la mano nuda ben aperta, con gesto ampio e teatrale colpisce forte le natiche di Monica, un colpo ogni 3 secondi, cadenzati e alternati a destra e a sinistra. I colpi sono forti, si vede dal movimento delle carni  di Monica, anche se lei sembra assorbire senza fiatare, si vede solo che stringe gli occhi e i denti. -Oddio, le farà molto male!- esclamo. - Ma no! non ti preoccupare, e poi sono solo all'inizio!- risponde Caterina. Ora Nick si è fermato, Monica prende fiato ma non si muove, Nick parla calmo, chissà cosa le starà dicendo. Caterina intuisce la mia curiosità - le sta dicendo che cambierà il modo di colpirla, e vuole capire la sua soglia del dolore e quanto è disposta a sopportare. Secondo me sopporterà veramente di tutto la tua amica!- . Sì lo credo anch'io, Monica è una tosta, Nick andrà fino in fondo, anche se non so ancora cosa significhi. Nick prende qualcosa da un tavolino lì vicino, è una racchetta da ping-pong, rivestita di rosso da un lato e di nero dall'altro. Solleva la gonna e accarezza il sedere di Monica, ora le abbassa le mutandine scoprendo le natiche bianche, grandi, rotonde e morbide, solo un pochino arrossate al centro. Con aria professionale Nick riprende a colpire, con la racchetta è più efficace, veloce e potente infligge la punizione sulla carne nuda, la fa vibrare, la scuote e la tortura, sempre alternando e cadenzando i colpi, sembra un orologio, una macchina infernale. Ora Monica sembra urlare, solleva la testa e si agita ad ogni colpo, sta soffrendo chiaramente. Mi sento in colpa per quello che vedo, sono stata io a proporle questa seduta, e poi sarà veramente benefica in questo caso la sex-therapy? Devo però anche riconoscere che... insomma se riesco a vederla sotto un altro aspetto... è eccitante! Mi sto eccitando a vedere la scena, il culo di Monica esposto e colpito, e lei che si agita sotto quei colpi. Ora Nick è di nuovo fermo, sta parlando, Monica prende fiato. La racchetta ora è sparita, Nick brandisce un cucchiaio di legno, di quelli che si usano in cucina, di media misura. Forse fa più male? Non lo so, ma i colpi ricominciano e Monica si agita sempre di più. Ha ricevuto un numero di colpi notevolissimo, non credevo che arrivasse a tanto. si fermano di nuovo. Lei si mette in ginocchio, il culo è rosso violaceo e presenta delle preoccupanti striature scure. Monica sembra piangere, ma inaspettatamente si toglie la maglietta, si sbottona il reggiseno e si mostra a Nick in tutta la sua nudità. Nick osserva, poi prende a schiaffeggiarle i seni, delicatamente, e poi più forte. Ora Monica le si getta al collo, lo bacia, lo abbraccia, lo spoglia velocemente, gli prende l'asta tra le mani, la bacia e la succhia avidamente, sembra assatanata, vogliosa di un amplesso con Nick.
Lui si stende di schiena sul tappeto, la tira a se e la penetra da sotto, l'abbraccia e la fa sussultare con le sue spinte, e ogni 3 secondi... la colpisce con le mani aperte sulle natiche rosse, spinge il pene dentro di lei e colpisce, spinge e colpisce, in un'alternanza diabolica di dolore e piacere, piacere e dolore, tutto così intenso che Monica sembra urlare continuamente, fortuna che la stanza è così ben insonorizzata! La scena è veramente molto eccitante, mi accorgo che mi sto toccando e ... Caterina mi è vicina, anche lei si tocca  ... un attimo e siamo nude, avvinghiate una all'altra, ci baciamo, ci torturiamo i seni a vicenda, la lecco e la succhio, la voglio, ci sistemiamo sul divano in un sensualissimo 69, assaggio lei e lei assaggia me, sono dentro di lei con 2 dita e lei ricambia con impegno, sento l'orgasmo sopraggiungere, Caterina è bravissima con le dita, mi sta leccando e penetrando con forza, vengo e sta venendo anche lei, non voglio fermarmi e incito Caterina a continuare, voglio venire ancora e ancora, Caterina ora insiste a penetrarmi con 3 dita, in profondità, spinge e spinge, sto per godere ancora quando... Uno schiaffo inatteso mi colpisce, istintivamente ho una contrazione vaginale, altro schiaffo, sempre sulla stessa natica, la mia vagina si stringe sulle dita di Caterina, sento un orgasmo strozzato, le pulsazioni sono forti, Caterina mi colpisce ancora, sto godendo, ancora schiaffi sulla mia carne calda, ancora contrazioni dolci, il lieve dolore si confonde con la goduria del momento... -Ancora Caterina! Ancora!- .
Caterina esegue, mi colpisce e si muove dentro di me, sono un lago, una sorgente di umori incontrollata, una cascata di piacere che ha rotto gli argini e invade il mio corpo, calore liquido, fiamma luminosa, luce accecante. Mi rendo conto solo ora che anch'io sto sculacciando Caterina, in un impeto senza controllo la sto colpendo con entrambe le mani mentre la lecco, bevo il suo nettare mentre gode, e godo sentendo il rumore degli schiaffi sulla sua pelle nuda. Sento chiaramente la follia di questo momento, ma niente può fermarmi, godo questi attimi in tutta la loro intensità, in questo modo mai provato sto sperimentando uno degli orgasmi più belli della mia vita, sicuramante il più coinvolgente, e nuovamente per merito di Nick e Caterina! Amo questa piccola donna e come riesce sempre a trascinarmi in situazioni impossibili da immaginare per me soltanto pochi minuti fa. Abbraccio le sue gambe e i suoi fianchi mentre mi invade un benefico e dolcissimo rilassamento, continuo a baciarla dovunque e lei fa altrettanto. Con lo sguardo cerco lo schermo, Monica è abbracciata a Nick, lo bacia e lo accarezza sul petto, sono ancora sul tappeto. Mentre ci rivestiamo Caterina spegne lo schermo, ci rimettiamo sedute a bere la nostra bibita. Passano i minuti, Nick ci chiama, Monica è vestita e ben pettinata, solo un pò rossa in viso, gli occhi bassi. Nick mi raccomanda - Monica deve essere di nuovo qui tra due settimane esatte, la terapia deve continuare, spero che ci sarai anche tu con lei, come oggi- . Una rapida occhiata con Monica mi spinge a rispondere sicura - Ci saremo!-