Ti prendo per mano, ti accompagno, la tua camera è in ordine, perfettamente pulita e molto luminosa, con il sole che accende le tende chiarissime con i suoi raggi abbaglianti in questa mattina di primavera. Un particolare mi attira, sul piano lucido del comò, tra una statuetta di cristallo e il portagioie intarsiato, accanto al centrino all'uncinetto una specie di pallina di pizzo chiaro, un brivido mi percorre la schiena, riconosco il colore e i ricami del completino che ti ho regalato il mese scorso. Penso, immagino, vedo come un film nella mia testa, percorro in pochi attimi la scena che si svolgeva fino a pochi secondi fà in quella stanza, prima del mio arrivo. Ti guardo, tu abbassi gli occhi, ti attiro a me, sollevo il tuo viso delicatamente fino a far coincidere le nostre labbra. Combaciano perfettamente, come se fossero nate per stare sempre attaccate le nostre bocche si incollano in un bacio intenso, sensuale, gustoso di caffè e desiderio, desiderio di contatto intimo, libidinoso, carnale. Il mio abbraccio è totale, stretto, caloroso. Le mie mani corrono sul tuo corpo, accarezzo la tua schiena, il collo, i fianchi. Il tuo vestito leggero lascia poco all'immaginazione, ora che è percorso dalle mie mani. Sento la tua pelle liscia, le tue forme generose, le tue rotondità tremanti sotto le mie dita vogliose. Confermo subito quello che ho immaginato pochi secondi fa, non indossi la biancheria intima e quello che ho visto sul comò è il tuo perizoma. Pochi movimenti e le mie mani sono sotto al vestito, tra le tue gambe. Stringi d'istinto le cosce, mi rendi difficile raggiungere la tua lady, io insisto, insinuo le dita tra le tue carni calde, e mi viene naturale aggiungere impeto al mio bacio. Spingo la lingua, esploro il palato, allargo la bocca come a volerti mangiare, come un bambino goloso che morde la panna di un enorme pezzo di torta. Lady si presenta alle mie dita, stretta, contratta, timida ma già piena di umori, sicuramente già eccitata prima del mio arrivo, ecco il motivo per cui avevi tolto le mutandine, lasciandole distrattamente in giro. Il mio desiderio è al massimo, lo sento nel cervello annebbiato e nei pantaloni, che tirano e costringono il pene in posa innaturale. Non vede l'ora di uscire "lui" di mostrarsi teso e diritto, finalmente libero. Ti accarezzo nel calore della tua intimità e solo ora mi rendo conto che sei diversa, liscia... possibile? Non riesco a credere alle mie dita, ma è veramente così, ti sto toccando e insisto, capisco che sei completamente depilata! Non hai mai voluto farlo, nonostante te l'abbia chiesto più di una volta. Capisci il mio stupore e mi sussurri: "l'ho fatto per te, poco prima del tuo arrivo..." Ti allontani da me facendomi il gesto del silenzio con un dito sulle labbra, ubbidisco e ti dirigi verso il letto, tiri su il vestito in un modo che a me sembra sensualissimo, sei nel pieno della luce che entra dalla finestra e la tua pelle bianca si illumina del sole mattutino man mano che il vestito la scopre. Le cosce, i fianchi, la schiena, le spalle, ora ti volti e i tuoi seni prosperosi si offrono alla mia vista, spavaldi e meravigliosi. Ma un altro particolare attira la mia attenzione, sul tuo pube liscio. Una scritta incerta, nera di pennarello indelebile, al centro del basso ventre dove c'era la tua selva di riccioli neri: "TI VOGLIO". Si può essere più sorpresi? Più eccitati? Ecco il massimo è stato superato, l'istinto più animalesco e la sorpresa più piacevole e dolce che mi sia mai capitata, l'impeto del desiderio si è impossessato di me, del mio corpo e della mia mente. Mi spoglio in pochi secondi e ti sono sopra, sul letto, io dentro di te, a spingere il mio desiderio nella tua voglia, a coprire il tuo corpo con il mio, a muoverci al ritmo dei nostri respiri. Il piacere dell'amplesso è forte, ma ancora più forte è la sensazione che mi dai, la tua piena partecipazione, il tuo coinvolgimento totale. Spinte potenti, sussulti accompagnati da grida liberatorie, il calore dell'orgasmo arriva presto, sconvolge le nostre menti trascinandole nel paradiso dei lussuriosi. I nostri fluidi si mischiano in un groviglio di movimento frenetico, amplificando le sensazioni, incollando i sessi turgidi, come sangue in una ferita aperta, viva e bruciante. Le unghie piantate nella mia schiena mollano lentamente la presa, trasformano lo spasimo dei muscoli in dolce abbraccio e tenere carezze. Ci scambiamo lunghi baci, e guancia a guancia chiudiamo gli occhi a prolungare il sogno più bello.