In auto, in casa, in un angolo buio, in un vecchio magazzino abbandonato, in un comodo letto, ci si trova, ci si bacia, ci si abbraccia, si desidera tutto... ma qual'è il momento magico, quello che ti fa capire che non ci si tira indietro, che si fa sul serio, che si arriverà fino alla fine?
Per me non ci sono dubbi, è lo sfilarsi delle mutandine. Niente di più eccitante di togliere le mutandine ad una donna, lentamente o con impeto, è la caduta di una barriera, lo schiudersi di un mondo che poteva essere irraggiungibile fino a poco prima, è la possibilità di toccare la carne nuda, liscia delle natiche, una delle zone erogene più erotiche in assoluto. Accarezzare, esplorare, capire la reazione della donna a quei tocchi leggeri che si fanno audaci, cercano lady, cercano le labbra e il pelo. E ricevere lo stesso trattamento è anche meglio, farsi togliere gli slip da una donna, mentre il pene è già duro e urla la sua voglia di libertà, vederlo scattare appena fuori dal bianco tessuto, presentarsi alla sua ammirazione, farsi prendere per mano. Tutto quel che segue sarà fantastico a partire da questo momento magico, da questo spartiacque del piacere, fischio del capotreno che dice sì, si parte!
Forse è proprio vero, non riesco ancora a crederci, ci incontriamo, un saluto, un bacio, una breve corsa verso il nostro nido d'amore, è arrivato il...
... il momento magico, baciarsi, toccarsi, guardarsi intorno quasi a rendersi sicuri del posto, della privacy, dell'atmosfera. Sì è tutto a posto, la stanza è chiusa a chiave, le tende accostate, la moquette attutisce ogni rumore, il vestito è leggero, lo sollevo alla ricerca del momento magico, ma... meraviglia! Non posso abbassarti le mutandine, sfilartele come immagino e desidero da tempo, incredibile, non le indossi le mutandine! Ecco un momento ancora più magico, una scoperta che fa balzare a mille il livello degli ormoni, a diecimila il livello dell'eccitazione cerebrale. Come ho fatto a non accorgermi prima? Di solito sono attento a questi particolari, osservo le trasparenze, i segni sui fianchi delle belle donne. Ma ti osservavo in viso, cercavo di entrare nei tuoi pensieri guardandoti negli occhi. Ora i pensieri non contano nulla, la carne reclama i suoi privilegi e il contatto delle mie mani si fa subito umido, e il mio corpo è già su di te.