CAPODANNO

CAPODANNO

Saremo un folto gruppo di amici, tutti in pizzeria a ridere e scherzare, ma non è una serata come le altre. E' la notte di San Silvestro, l'ultima di quest'anno maledetto, maledetto per me che mi struggo d'amore per un ragazzo che nemmeno si accorge della mia esistenza. Ci sarà anche lui stasera, e non so se riuscirò a combinare qualcosa, forse rimarrò in silenzio come al solito, in compagnia della mia tristezza, a guardarlo mentre ride e scherza con le altre. E quando sorride mi sento quasi morire, e ripenso continuamente a quella sua espressione allegra, a quella fila perfetta di denti bianchi, a quegli occhi radiosi. Sono proprio cotta, non ci posso fare nulla.

Oggi ripeto quello che faccio ormai da mesi, mi guardo allo specchio e penso a quali speranze ho di averlo per me, un giorno. Non sono poi da buttare via, ho tutte le mie cosine al posto giusto, e mi preparo sempre con attenzione, ogni volta che ho la possibilità di vederlo. Doccia, capelli, depilazione, 2 gocce di profumo e biancheria intima sexy, di solito in pizzo bianco o nero, ma oggi ho voluto strafare: Il mio coordinato è in pizzo rosso, in onore al capodanno e sperando che mi porti fortuna! Il mio abbigliamento esterno non tradisce quello che porto sotto, una camicia in seta stampata e dei pantaloni neri, tutto sommato un look abbastanza tranquillo.
Il clima è festoso in pizzeria, tante risate e musica in sottofondo, lui è proprio di fronte e me, io non riesco a rivolgergli neanche una parola. Inaspettata arriva la proposta: "Monica, balliamo?" Lo sta chiedendo proprio a me, e quella che vedo è la migliore espressione del suo viso, i denti bianchi sono allineati in un sorriso allegro, sfrontato. "Non ti va? Dai che tra dieci minuti è mezzanotte!" -insiste Michele, evidentemente scocciato dalla mia esitazione. "...Sì sì, balliamo" riesco finalmente e rispondere. Mi aggrappo a lui e mi lascio trasportare, non vado a tempo e ci pestiamo i piedi, ridiamo, sento il suo profumo mentre lo stringo forte per non cadere. "Michele ti prego, torniamo al tavolo, non sono brava a ballare, e poi c'è troppa gente..." gli dico con voce lamentosa. In quel momento i nostri sguardi si incrociano, i suoi occhi hanno un'espressione mai notata prima, forse non ci siamo mai guardati così, intensamente, da vicino. Sta leggendo nel mio cuore e spero tanto che capisca in questi pochi attimi tutto quello che ho sempre voluto dirgli, tutte le mie pene d'amore per lui. Una voce assordante interrompe questi pensieri, e scandisce con ritmo gli ultimi secondi dell'anno vecchio. 10... 9... 8... 7... ...3! ...2! ... 1! ... VIVA il nuovo anno!!! I tappi dello spumante volano tutto intorno, i botti si mischiano alla musica e alle grida di auguri, una nuvola di coriandoli invade l'aria tutto intorno a noi, sì noi, siamo rimasti abbracciati, sorpresi dal momento, catapultati così nel nuovo anno. Sarà di buon augurio? Lo sto fissando ancora negli occhi e tutta la gente intorno, e il chiasso, e gli schizzi di spumante e i botti, tutto sparisce, le nostre labbra si stanno avvicinando, chiudo gli occhi, mi aspetto di sentire qualcosa, forse la classica frase di circostanza degli auguri di buon anno? No, questa volta sono le sue labbra sulle mie, il mio cuore manca i battiti e il mio respiro si è fermato, un bacio stupendo, caldo, profondo e appassionato mi travolge per un tempo infinito, le nostre lingue si cercano e si intrecciano, e il nostro abbraccio diventa stretto e forte come una catena, e sono io a stringermi a lui fortissimamente. Non occorre parlare, è un momento bellissimo e ogni parola può solo essere d'intralcio alla comunicazione dei nostri corpi, dei nostri sguardi. Ci teniamo per mano e come per magia siamo già a casa mia, il clamore dei festeggiamenti sembra lontano anni luce, nella mia camera si sentono solo i fuochi d'artificio in lontananza.
Mi sta sbottonando la camicetta, e io sto sbottonando la sua. Ci liberiamo di quell'inutile stoffa, lui rimane estasiato alla vista del mio reggiseno in pizzo rosso. Mi abbraccia ancora, mi bacia teneramente sul collo, scende lentamente con la faccia sul mio decoltè, sento che si sgancia il fermaglio sotto le sue mani esperte, ecco, ci siamo, i miei seni finalmente liberi si offrono alla vista di Michele, alla sua bocca avida, alle sue mani forti. I capezzoli eretti godono delle attenzioni della lingua di Michele, il calore e il piacere si impossessano di me, il mio respiro si fa veloce e le mie mani corrono sulla schiena e sul petto del mio amore. Raggiungo la sua cintura e con gesto deciso slaccio i pantaloni, mi metto veloce in ginocchio, so quello che voglio, e lo voglio subito!
Una meraviglia della natura si presenta davanti a me, il suo pene eretto, teso allo spasimo, orgogliosamente diretto verso l'alto, sembra scolpito da un artista talentuoso. Lo prendo tra le mani, lo apprezzo nelle sue dimensioni, è caldo, pulsa dolcemente al ritmo del suo cuore, lo bacio in punta, lo accolgo tra le mie labbra, è buonissimo e la cappella lucida scivola sulla mia lingua, lo spompino con gusto, è una sensazione estasiante, sento che mi sto bagnando tra le gambe. Michele articola vocali sconnesse, si vede che sta godendo da matti, potrebbe venire in pochi secondi ma certo non voglio che arrivi così presto il termine del nostro gioco. Mi rialzo e finisco di spogliarmi, ci stendiamo sul mio lettone. Ora è Michele che vuole assaggiare il mio sesso, la sua testa tra le mie gambe è una piacevole sorpresa per me. Nessuno mi aveva mai leccata così, con passione, intensamente, a lungo. Ho goduto vari piccoli orgasmi quando mi ha succhiato il clito e quando mi ha carezzato con due dita dentro, mentre con la lingua passava tutto intorno e mi riempiva di saliva. Mi ha penetrata con dolcezza, lentamente, ho sentito ogni centimetro del suo pene dentro di me, e ogni spinta è stata una scarica di piacere indescrivibile, un'esplosione di sensazioni dallo stomaco alle gambe, alla schiena e al cervello: abbiamo goduto di un orgasmo unico, contemporaneo, urlando come indemoniati. Siamo rimasti così, abbracciati e appagati, ad assaporare il gusto e il profumo dei nostri corpi, ad ascoltare i nostri respiri e a pensare alla meravigliosa sintonia che si è creata tra noi in questo capodanno.