Sono appena rientrata in casa e oggi è stata una giornata tremenda, mi hanno affidato un sacco di lavoro per le prossime settimane, nuovi clienti e incarichi difficili. Uno stress prolungato per tutta la giornata. Come se non bastasse oggi è stato freddissimo e umido, pioggia sottile e insistente come succede spesso quest'inverno. Sono tutta infreddolita e stanca, avrei voglia di rilassarmi, magari un bagno caldo, oppure mi piacerebbe perdermi tra le braccia di qualcuno. Farmi coccolare da un uomo? Una donna? O magari partecipare a qualcosa di più movimentato, tipo un'orgia per intenderci. La mia fantasia corre veloce e mi stupisco di quanto facilmente intraprenda percorsi per me impensabili solo pochi mesi fa, prima del mio incontro con il dottor Nicolas. Le sedute con Nick mi hanno veramente aperto la mente, e mi hanno fatto scoprire tanti aspetti di me stessa e del sesso che non immaginavo neanche di sfiorare lontanamente. Ora sono decisamente bisessuale e mi sento aperta a tutte le esperienze che dovessero capitarmi, senza tabù o preconcetti, mi lascio guidare solo dal mio istinto e dalla piacevolezza della situazione che si crea o si vuole realizzare. Sono felicemente single per ora, mi piace la mia indipendenza e libertà.
Ho deciso, il lavoro attenderà fino a domani, e stasera voglio dedicarmi a me stessa, ne ho bisogno. Prendo il telefono e compongo il numero di Caterina, voglio vedere se anche lei ha la mia stessa voglia di compagnia, oppure qualche buona idea per spassarcela un po' insieme stasera. "tuuu... tuuu... tuuu... pronto?" - "ciao Caterina! Sono Alessia, come stai? Ti disturbo?" - "carissima Alessia! Noo che dici, non mi disturbi! Anzi sai che stavo pensando proprio a te? E' un po' che non ci vediamo..." - "davvero? E cosa pensavi? Dimmi..." - "mmm sapessi! Posso dirlo? Pensavo di volerti abbracciare..." - "ahahahah allora non ho sbagliato a telefonarti, volevo venire a trovarti... per divertirci insieme! Che ne pensi?" - "penso che devi venire subito! Nick non è in casa, e se ti accontenti di me..." - "farò più in fretta che posso!". Caspita, Caterina ha la mia stessa voglia stasera, telepatia? Faccio una doccia rapidissima, calda come piace a me, mi sento già molto meglio, mi metto un completino intimo sfizioso, viola con fiorellini bianchi, sembra quasi da bambina innocente se non fosse per il perizoma che lascia veramente poco all'immaginazione. Mi vesto con la mia tuta sportiva nuova fiammante, nera, calda e morbida, comoda. Voglio sentirmi a mio agio e non devo certo vedere nessuno oltre la mia amica. Cappotto nero, sciarpa bianca e via! La macchina percorre il tragitto a forte velocità, arrivo e il portone si spalanca per farmi entrare, Caterina mi aspetta. Pochi attimi e siamo già abbracciate nel salottino, i termosifoni rendono l'atmosfera calda e accogliente, il mio viso è già rosso e mi sento tutta accaldata, i baci di Caterina sono più efficaci del riscaldamento. Ci guardiamo negli occhi e colgo un lampo di malizia nel suo sguardo. "Voglio farti provare una cosa" - mi dice - "vieni con me". Mi prende dolcemente la mano e mi conduce nello studio di Nick. Aperta la porta ecco la prima sorpresa, seduto alla sua scrivania c'è proprio lui, Nicolas, e non sembra affatto sorpreso di vedermi! "Che significa? Non eri uscito?... Sapevi che sarei venuta qui?" - protesto.
Mi sento imbarazzata, sorpresa, confusa, indispettita. Abbasso lo sguardo ad osservare il mio look, non avrei messo la tuta se avessi saputo che c'era Nick, ma ormai sono qui, cosa avranno architettato questi due? Sicuramente qualcosa di eccitante, forse estremo, le mie incertezze sono deboli e non possono nulla in confronto al desiderio che sento crescere in me.
"Oggi sarò a vostra disposizione, farò tutto quello che vorrete e Caterina mi sembra che abbia già qualche idea" - risponde Nicolas.
Caterina mi guarda con aria sicura, mi fa un cenno di attesa e si avvicina a Nick. Lo prende per mano e lo conduce nella parte attrezzata dello studio, lo fa sedere su una larga poltrona in pelle e gli ordina: "allora d'accordo, sei ai nostri ordini, non farai assolutamente nulla che non ti sia richiesto! E per ora rimani qui a guardare!". Caterina è molto ferma e decisa quando vuole farsi rispettare, mi mette quasi paura. Quando si rivolge a me con lo sguardo però è tutta un'altra persona, dolce, ammaliante, con quel pizzico di innocenza nel viso che si traduce subito nella mia mente in una fortissima carica erotica. Quindi ora tocca a noi, forse ho capito quello che dobbiamo fare, Nick farà da spettatore e lo coinvolgeremo nel gioco solo a tempo debito. Caterina accende lo stereo caricando un cd con musica d'atmosfera, rilassante, con un volume non troppo alto. Poi si piazza al centro della stanza, proprio davanti a Nick e comincia a spogliarsi lentamente. Caspita, ci sa fare veramente lei! Si muove sinuosamente, seguendo il ritmo lento della musica, e si coordina così bene che sembra una ballerina professionista. Sbottona la camicetta, apre la cerniera della minigonna, abbassa le autoreggenti dopo aver tolto le scarpe, insomma un vero e proprio spogliarello, il suo corpo magro e armonioso si mostra ora in tutto il suo splendore, la sua pelle bianca contrasta con il completino nero di pizzo, piccolo reggiseno e perizoma. Mi fa cenno di raggiungerla e ci mettiamo a ballare insieme, forse non sono capace come lei, ma mi diverto e mi sto eccitando. Caterina mi spoglia con pochi gesti rapidi, muovendosi come un'anguilla intorno a me, mi ritrovo a ballare seminuda, cerco di seguire il ritmo di Caterina, ma lei è decisamente più brava di me. E mentre si muove mi sfiora leggermente e ripetutamente con carezze sempre più maliziose, sempre più audaci, Il seno, le gambe, i fianchi, il sedere. Mi fa il solletico e contemporaneamente mi sento eccitare, mentre lo sguardo attento di Nicolas contribuisce a rendere l'atmosfera bollente. Un altro cenno e capisco che è giunto il momento, insieme con le mani dietro la schiena sganciamo il reggiseno, lo tratteniamo per un attimo e via! Le tette appaiono e fanno sgranare gli occhi a Nick, mostro orgogliosa la mia quarta misura e Caterina fa lo stesso con la sua seconda, troppo belle le sue tettine acerbe, e troppo eccitante il mio seno morbido e rotondo. Ci abbracciamo, ci baciamo, le mani corrono sui nostri corpi nudi, le lingue percorrono il collo, si soffermano sui capezzoli duri, scendono sul ventre. Ci accomodiamo sul vicino divano e anche le mutandine cadono per terra, il mio sesso è ormai fradicio di umori e la lingua di Caterina mi sta regalando il primo orgasmo della serata. Io non voglio essere da meno, la cerco, accarezzo la sua figa, due dita raggiungono il profondo della vagina, mi muovo veloce, i suoi gemiti non si fanno attendere.
Nicolas è come ipnotizzato da questa scena, si vede che è eccitato, si morde le labbra nervosamente, respira a bocca aperta e si agita sulla poltrona come se non trovasse la giusta posizione per stare seduto. Caterina prepara già il seguito, rapidamente sistema i cuscini del divano sul pavimento, poi fa stendere Nick su di essi e gli ordina di mettere le mani in alto, le assicura al telaio del divano con un paio di manette da poliziotto. "Ora sei in nostro potere!" gli urla soddisfatta. In piedi si mette a gambe divaricate sulla verticale del viso di Nick, continua a muoversi ondeggiando in modo da offrire lo spettacolo del suo sesso umido agli occhi sgranati del nostro uomo. Mi avvicino e faccio lo stesso baciandola, poi mi abbasso e comincio a slacciare i pantaloni di Nicolas. Tiro giù i suoi pantaloni con un gesto violento, i boxer si impigliano nel suo membro eretto, ma li abbasso subito lasciandoli al livello delle ginocchia. Il suo pene durissimo punta verso l'alto ed è scosso da lievi movimenti ritmici, le pulsazioni del cuore.
Ora mi abbasso su di lui, i suoi occhi seguono i miei movimenti, la direzione è chiara, la mia bocca vuole assaggiare lo strumento, provare quel flauto, iniziare il concerto. Rallento la mia corsa, pochi centimetri separano la mia bocca dalla punta del suo desiderio, lui accenna a sollevare il bacino per raggiungere la meta e io mi appoggio con le mani ai suoi fianchi, con tutto il mio peso lo blocco istantaneamente, non deve muoversi, questi sono i patti. Riprendo comunque ad avvicinarmi facendo roteare la lingua protesa verso di lui mentre lo guardo negli occhi imploranti quando... Caterina si abbassa fulminea dalla sua posizione, vuole riprendersi tutta l'attenzione di Nick e lo fà nel modo più diretto: si siede sulla sua faccia, la figa posizionata perfettamente sulla sua bocca, le mani ai lati della testa a trattenerlo in posizione e a chiudergli parzialmente gli occhi. "Leccami bene dottore! Lavora di lingua, succhia la mia eccitazione, fammi godere se non vuoi soffocare in questo modo sublime!" Caterina sta forse esagerando? Non l'ho mai sentita rivolgersi così verso Nick, ma certo il gioco richiede questi suoi modi bruschi. Mi sorprendo a pensare che forse Nicolas potrebbe voler morire in quel modo, con la bellissima figa di Caterina sulla faccia fino a svenire. Sorrido, il suo membro è sempre lì, vicinissimo, lo prendo in bocca in un istante e lo lavoro velocemente, lo riempio di saliva e percorro tutta l'asta e la cappella, mi piace il suo sapore, sa di desiderio e potrebbe esplodere da un momento all'altro. Caterina mi tocca la spalla, capisco al volo e ci scambiamo di posto. Ora ci mettiamo l'una di fronte all'altra, io mi inginocchio offrendo la mia figa alla lingua di Nick, lei si inginocchia e si impala facilmente, il membro le scivola dentro favorito dall'abbondante lubrificazione. L'erezione è dura e Caterina non è certo indifferente a quella presenza dentro di se. Inarca la schiena e solleva la testa scuotendo il caschetto di capelli neri, gli occhi persi nel vuoto mi fanno capire che è vicina alla gioia estrema, non voglio perdermi quell'evento, l'attiro a me e le nostre bocche si fondono in un bacio bollente mentre sento la lingua di Nick che mi scava dentro come una trivella di fuoco. Godo e sento irrigidirsi Caterina e anche Nicolas, scosse di piacere percorrono il perfetto triangolo da noi composto, vampate di calore si irradiano dalle nostre bocche giù, verso le gambe, per poi tornare a esplodere nel cervello di ognuno di noi. L'abbraccio con Caterina si stringe, io agito il bacino per favorire le ultime leccate di Nick mentre lui si da effettivamente da fare, poverino, non può usare le mani ammanettate ma agita spasmodicamente ogni muscolo del corpo nel delirio di quest'orgasmo collettivo. La serata è continuata così, tra giochi estremi e dolci abbracci con Caterina, e abbiamo fatto godere tanto anche Nicolas, in nostro completo potere questa volta.